Le poste correttive assumono rilevanza fiscale nell’esercizio in cui sono rilevate
La questione sembra risolta dal DL n. 73/2022, al di là del mantenimento di una differenza concettuale tra competenza e imputazione temporale
In tema di effetti fiscali derivanti dalla correzione di errori contabili, le posizioni interpretative dell’Agenzia delle Entrate (in particolare la circ. n. 31/2013, integrata dalla circ. n. 8/2017), per quanto consentano opportunamente al contribuente di “aggiustare” nel tempo gli imponibili dichiarati, possono mettere in dubbio, sul piano tecnico-giuridico, la portata del principio di derivazione.
A fronte della correzione di errori contabili – che il principio internazionale IAS 8 e, dopo le modifiche alla disciplina di bilancio introdotte dal DLgs. 139/2015, il principio nazionale OIC 29 trattano con modalità sostanzialmente analoghe – sono rilevati componenti di reddito sul saldo di apertura del patrimonio netto (in genere alla voce utili portati a nuovo) dell’esercizio
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