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Rivalutazione pensionistica anticipata nell’ultimo trimestre 2022

/ REDAZIONE

Venerdì, 14 ottobre 2022

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Con la circ. n. 114/2022, pubblicata ieri, l’INPS è intervenuto in relazione all’anticipo della rivalutazione delle pensioni all’ultimo trimestre 2022, previsto dall’art. 21 del DL 115/2022 (c.d. DL “Aiuti-bis”) al fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione e sostenere il potere di acquisto delle prestazioni pensionistiche.

Nel dettaglio, l’INPS ricorda che ai sensi della lett. b) del comma 1 dell’art. 21 in commento, la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2022 – con decorrenza 1° gennaio 2023 – viene anticipata, per una quota pari al 2%, con riferimento al trattamento pensionistico in pagamento per le mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022, con relativo riconoscimento anche sulla tredicesima mensilità. L’incremento in parola viene riconosciuto se il trattamento pensionistico mensile non supera l’importo di 2.692 euro. Poi, in sede di rivalutazione delle pensioni con decorrenza dal 1° gennaio 2023, il trattamento pensionistico complessivo di riferimento sarà considerato al netto dell’incremento transitorio in questione.

Nella circolare in parola si rende altresì noto che l’incremento è corrisposto d’ufficio sulle mensilità di ottobre, novembre, dicembre e tredicesima, ove dovute, e il predetto importo sarà identificato da una specifica voce di cedolino denominata “Incremento D.L. Aiuti bis”.
Infine, si precisa che l’importo è imponibile ai fini IRPEF e sarà tassato su ciascuna mensilità. Per le pensioni della gestione privata sarà riportata una specifica voce denominata “Conguaglio IRPEF anno in corso”.

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