Il CNDCEC chiede una «riflessione tecnica» sullo scudo penale
I commercialisti sostengono la misura che, dopo le discussioni degli ultimi giorni, dovrebbe restare fuori dalla legge di bilancio
Dopo le polemiche degli ultimi giorni e il dietrofront del Governo, l’allargamento della tregua fiscale ai reati formali di carattere penale non dovrebbe entrare nel Ddl. di bilancio 2023, su cui è atteso il voto di fiducia della Camera venerdì. Il provvedimento era stato annunciato dal Viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto (si veda “Continua la fuga dei giovani dalle libere professioni” del 16 dicembre) e aveva incontrato il favore, tra gli altri, anche del Consiglio nazionale dei commercialisti, che ieri ha rivolto un “sentito appello alle forze politiche di maggioranza e di opposizione per una comune riflessione che, in modo tecnico, porti a individuare un possibile punto di caduta nell’acceso dibattito tra fautori e oppositori” della norma.
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