Tre procedure per il recupero dei contributi versati sui fringe benefit
Il datore di lavoro potrà scegliere di utilizzare le variabili retributive, la regolarizzazione d’ufficio o le modalità standard di regolarizzazione
Per il recupero dei contributi versati sui fringe benefit che non hanno superato il limite di esenzione per l’anno 2022 i datori di lavoro potranno utilizzare:
- le variabili retributive;
- la procedura di variazione massiva d’ufficio;
- flussi di regolarizzazione.
Lo ha reso noto l’INPS con il messaggio n. 4616/2022, con il quale riepiloga le novità introdotte dall’art. 12 del DL 115/2022 (come modificato dal DL 176/2022) sui fringe benefit e dall’art. 2 del DL 21/2022 sul bonus carburante di 200 euro, fornendo ai datori di lavoro le istruzioni per le operazioni di conguaglio previdenziale.
L’Istituto ricorda che per l’anno d’imposta 2022 il legislatore è intervenuto elevando la soglia di esenzione a 3.000 euro del valore dei beni ceduti e dei servizi
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