La CDC non aderisce alla pace fiscale
Gli iscritti che si avvarranno di rottamazione o stralcio automatico del debito si troveranno un «buco» nel proprio montante contributivo
Niente pace fiscale per gli iscritti alla Cassa di previdenza dei dottori commercialisti. Al pari di altri enti di previdenza privatizzati, infatti, l’istituto guidato da Stefano Distilli ha deciso di non aderire né alla definizione agevolata delle cartelle (c.d. rottamazione-quater), né allo stralcio automatico dei debiti di importo fino a mille euro affidati all’Agente della riscossione tra il 2000 e il 2015.
Entrambe le misure sono state introdotte con la legge di bilancio 2023, ma così come accaduto per le precedenti misure agevolative, non varranno per i dottori commercialisti che risultano avere debiti già iscritti a ruolo con la propria Cassa di previdenza.
Una decisione basata, innanzitutto, sulla necessità di rispettare il principio di equità e parità di trattamento tra gli ...
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