Nullo il bilancio se non chiarisce come siano state recepite le osservazioni dei sindaci
Il principio di chiarezza del bilancio non è affatto subordinato agli altri, ma presenta autonoma valenza inderogabile
La Cassazione, nell’ordinanza n. 7433 depositata ieri, ha stabilito che è nullo, per difetto di chiarezza e determinatezza, il bilancio approvato sulla base della mera indicazione di avere recepito le modifiche proposte dal Collegio sindacale, senza specifica illustrazione e discussione in assemblea sui rilievi formulati e, quindi, in assenza di una qualsiasi integrazione delle informazioni rese dal bilancio; circostanza che induce a dubitare anche della correttezza del dato contabile.
In relazione al caso sinteticamente descritto, la Suprema Corte ritiene opportuno richiamare taluni principi già enunciati dalla giurisprudenza di legittimità sia in ordine alla redazione del bilancio d’esercizio che con riguardo alla delibera che provvede alla relativa approvazione.
Quanto alla redazione ...
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