Non è distrazione pagare il giusto compenso al liquidatore
Il liquidatore va considerato come un creditore della società e la sussistenza di una palese sproporzione dell’importo va verificata
Il liquidatore di una società va considerato come un creditore della stessa, che ha diritto a un congruo compenso. In relazione all’eventuale contestazione di una bancarotta per distrazione si dovrà pertanto verificare la sussistenza di una palese sproporzione dell’importo pagato come compenso.
Così con la sentenza n. 16931, depositata ieri, la Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di condanna per bancarotta nei confronti del liquidatore di una srl, accusato di essersi appropriato di 60.000 euro a titolo di anticipazione per l’elaborazione di un piano di rilancio aziendale, in realtà, mai avviato.
Dagli accertamenti compiuti risulta che tale somma è stata erogata in seguito a due delibere assembleari quale remunerazione dell’attività di liquidatore della fallita. ...
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