La contrattazione collettiva traina la «settimana corta»
Le prime sperimentazioni in Italia stanno interessando, almeno per il momento, grandi realtà aziendali
Sempre più frequentemente si assiste all’abbandono di una visione tradizionale dei tempi lavorativi e alla ricerca di una “personalizzazione” dell’orario di lavoro come misura in grado di coniugare le esigenze dei lavoratori con quelle aziendali. Tra le forme di flessibilità rientra sicuramente la c.d. settimana corta, che consiste nella riduzione di un giorno lavorativo a settimana (da 5 a 4), a parità di retribuzione. I benefici dell’introduzione della settimana corta sono molteplici: per le aziende, principalmente, una maggiore produttività delle proprie risorse e una riduzione dell’assenteismo e del tasso di turnover; per i lavoratori un migliore conciliazione vita-lavoro (c.d. work-life balance) e una riduzione dello stress lavorativo.
Già ampiamente ...
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