Collaborazioni familiari solo per le unioni civili
L’Ispettorato, in attesa di future pronunce giurisprudenziali, ribadisce l’orientamento INPS che esclude le convivenze di fatto
Il convivente more uxorio non può essere inquadrato quale collaboratore o coadiuvante familiare. Questo è quanto chiarito dall’Ispettorato del lavoro (INL) che, con il parere n. 879/2023, allineandosi alla lettera circolare dell’INPS n. 66/2017, ha preso posizione sulla possibilità di estendere alle convivenze di fatto gli effetti giuridici sul piano lavoristico riconosciuti ai collaboratori e coadiuvanti familiari.
La questione posta all’attenzione dell’Ispettorato va letta alla luce di quanto normativamente previsto dalla L. 76/2016, senza dimenticare, tuttavia, in un contesto in continua evoluzione, anche i più recenti orientamenti della giurisprudenza, da sempre sensibile all’evoluzione sociale dell’ordinamento giuslavoristico.
Si ricorda che la collaborazione ...
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