Dalla CDC le istruzioni per ricevere il contributo di paternità
Dopo averlo annunciato la scorsa settimana, la Cassa di previdenza dei dottori commercialisti fornisce i dettagli per poter usufruire del nuovo contributo di paternità. In caso di nascita di un figlio, adozione, affidamento preadottivo o temporaneo di minore, gli iscritti all’ente guidato da Stefano Distilli potranno ricevere un contributo pari al 5% del reddito netto professionale dichiarato nell’anno precedente all’evento, con un minimo di 1.000 euro e fino a un massimo di 2.000 euro.
La richiesta andrà presentata entro 180 giorni dalla data dell’evento, esclusivamente on line, tramite il servizio DCP disponibile nell’area riservata del sito della Cassa. Poiché però la delibera che ha introdotto questa nuova iniziativa di welfare ha efficacia già dagli eventi intercorsi dal 6 luglio 2022 (anche se il via libera dei Ministeri vigilanti è arrivato solo di recente), i 180 giorni decorreranno dalla data di apertura del servizio.
“Accrescere le tutele in favore degli iscritti – ha commentato Distilli tramite la nota stampa diffusa ieri – è uno dei principali obiettivi della Cassa Dottori Commercialisti. In questi anni abbiamo rafforzato le politiche di welfare strategico, con una particolare attenzione all’inclusività, avviando iniziative che rispondessero ai bisogni e alle esigenze degli associati. Il contributo di paternità è un’ulteriore misura a supporto di una genitorialità condivisa e in favore delle famiglie. È noto, poi, come lo squilibrio nei carichi di cura incida negativamente sull’occupazione e sulla carriera delle madri. Tale intervento rappresenta, quindi, anche un primo passo per un cambiamento culturale, che consenta un reale superamento delle disparità di genere”.
Sebbene il lavoro di cura dei figli rimanga in Italia prevalentemente affidato alle donne, i padri, scrive la Cassa, “sono sempre più consapevoli del loro ruolo in famiglia”. in questo senso, un segnale arriva dal numero dei congedi di paternità richiesti in questi anni, che, secondo i dati forniti da Save The Children, sono passati dal 19,23% del 2013 al 57,60% del 2021.
Nella nota stampa, l’ente di previdenza ricorda anche che il 31 ottobre scade il termine per la presentazione della domanda per la partecipazione al bando “asili nido”, altra misura di welfare varata per sostenere le famiglie degli iscritti.
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