Dietrofront del MEF sullo status di «vecchio» frontaliere
Nella giornata di ieri il MEF ha divulgato un nuovo testo della risposta congiunta alle interrogazioni parlamentari nn. 5-02058 e 5-02061, recanti chiarimenti in materia di lavoratori frontalieri nei rapporti tra Italia e Svizzera.
A parziale rettifica di quanto precisato nel testo precedentemente pubblicato, è stato chiarito che l’Accordo amichevole del 22 dicembre 2023, i cui Allegati recano le liste dei Comuni svizzeri (Allegato A) e dei Comuni italiani (Allegato B) che distano 20 km dal confine e consentono quindi alle persone ivi residenti di essere qualificate come “frontaliere”, esplica efficacia dal 1° gennaio 2024. Pertanto, per i “vecchi” frontalieri tale status resta subordinato alla duplice condizione per cui il Comune di residenza sia compreso nella fascia di 20 km dal confine e sia altresì inserito nelle liste dei Comuni italiani di frontiera redatte dai tre Cantoni della Svizzera in virtù dell’Accordo Italia-Svizzera del 3 ottobre 1974.
In mancanza di indicazioni circa la definizione di lavoratore frontaliere, in vigenza dell’Accordo del 1974, occorreva infatti fare riferimento alle indicazioni fornite in modo reciproco dalle Amministrazioni finanziarie degli Stati interessati.
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41