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Mercoledì, 15 gennaio 2025 - Aggiornato alle 6.00

OPINIONI

La sicurezza sul lavoro è una priorità per tutti

Il tema, declinato insieme a etica e intelligenza artificiale, sarà il fulcro del Festival del Lavoro, in programma a Firenze da domani fino al 18 maggio

/ Rosario DE LUCA

Mercoledì, 15 maggio 2024

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In occasione del Festival del Lavoro 2024, che si terrà a Firenze dal 16 al 18 maggio, pubblichiamo l’intervento di Rosario De Luca, Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro.
La sicurezza sui luoghi di lavoro rappresenta una priorità per tutti gli attori del mercato del lavoro. Una priorità che pone le sue basi in quello che è il valore assoluto della vita umana. E ogni lavoratore – sia esso dipendente o indipendente – ha il diritto di svolgere la propria attività sentendosi al sicuro.

L’obiettivo “zero morti sul lavoro” deve essere perseguito da tutti, anche se appare molto difficile da realizzare in Paesi dall’economia altamente industrializzata. Ma si può certamente puntare a contenere il fenomeno entro livelli più bassi. È pur vero che nel 2023 i dati INAIL hanno evidenziato segnali positivi, indicando una contrazione dei casi mortali (passati dai 1.090 del 2022 a 1.041, con un decremento del 4,5%). Dati che devono incoraggiare un impegno sempre maggiore, al fine di contrastare il fenomeno.

Il tutto in un quadro più ampio di crescita dell’occupazione, specialmente a tempo indeterminato. Un trend che ha caratterizzato il 2023 e anche i primi mesi del 2024, come testimoniano le statistiche ISTAT più recenti. A marzo di quest’anno, infatti, è ulteriormente aumentato il numero degli occupati, che ha raggiunto quota 23 milioni 849 mila. Un aumento di 425 mila unità rispetto a marzo 2023, come conseguenza dell’incremento di 559 mila lavoratori a tempo indeterminato e di 46 mila autonomi.

Inoltre, esplorando ancora più nel dettaglio l’ambito della sicurezza sul lavoro, i dati elaborati dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro nel rapporto “Salute e sicurezza sul lavoro. La situazione al 2023” segnalano come a diminuire sia stata soprattutto l’incidentalità nei luoghi di lavoro (-19,2%). Questa tendenza, che poggia su dati ancora provvisori, induce a pensare che dopo l’emergenza pandemica, l’attenzione delle imprese italiane, piccole e medie comprese, su salute e sicurezza sia cresciuta.

Ulteriori passi in avanti per combattere il fenomeno delle morti sul lavoro sono stati compiuti anche negli ultimi mesi. Basti pensare anche alle misure previste dal DL n. 19/2024, convertito da poco nella legge n. 56/2024. Dalla ripenalizzazione delle sanzioni per appalti illeciti e somministrazione fraudolenta, all’introduzione di un sistema di qualificazione delle imprese con la patente a crediti, alla lista di conformità dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. E in ultimo, ma non per ultimo, l’aumento del numero degli ispettori in organico.

Ma tanto ancora si dovrà fare in futuro. Perché l’attività di vigilanza da sola non basta per prevenire scenari di irregolarità. A tal proposito, la diffusione di una cultura della prevenzione risulta fondamentale. Un’azione da perseguire tramite la realizzazione di circuiti virtuosi, orientati al contrasto di ogni forma di sfruttamento, e la sensibilizzazione dei datori e dei loro dipendenti alle tematiche della legalità e del lavoro etico. Iniziative da diffondere tra gli studenti, come il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro sta facendo tramite il videogioco Generazione Legalità (GenL).

Il tema della sicurezza, declinato insieme a etica e intelligenza artificiale – una delle nuove frontiere del lavoro – sarà il fulcro dell’imminente 15ª edizione del Festival del Lavoro, in programma a Firenze dal 16 al 18 maggio. A far da cornice ai dibattiti che si svolgeranno durante la tre giorni tra esponenti del mondo politico-istituzionale, imprenditori, economisti, accademici e sindacalisti nelle diverse Aule in contemporanea, lo storico complesso fiorentino del ’500 Fortezza da Basso. Un luogo dove tradizione e modernità si incontrano, dove si analizzeranno le prospettive future del mondo occupazionale.

Occhi puntati, dunque, sugli aspetti salienti di una nuova cultura del lavoro, che metta al centro non solo l’innovazione tecnologica, ma anche i valori fondanti del vivere civile: etica, legalità e sicurezza. Al Festival rifletteremo, infatti, sulle modalità con cui l’intelligenza artificiale potrà affiancare i lavoratori nei prossimi anni, soffermandoci anche sulla necessità di declinare una regolamentazione specifica di questo strumento, che renda sostenibile il suo impatto sul mercato senza compromettere le tutele dei lavoratori o i parametri aziendali relativi alla sicurezza. I nuovi strumenti digitali, se adeguatamente governati, amplieranno i nostri orizzonti di lettura e favoriranno un incremento della domanda di beni e servizi professionali. E, inoltre, costituiranno un valido aiuto per rendere gli ambienti di lavoro più sicuri e rendere più efficiente lo svolgimento delle attività quotidiane.

Ma investire in innovazione non significa distruggere il fattore umano. Vuol dire invece permettere all’uomo di lavorare meglio, con più velocità e dinamismo. Una sfida che i professionisti potranno affrontare al meglio solo con la formazione, ricalibrando le proprie abilità. Il cambiamento va governato e non subìto. Questa è la sfida da vincere.

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