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Domenica, 11 maggio 2025

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Lo stravolgimento delle regole distributive non esclude la società di fatto

/ REDAZIONE

Mercoledì, 19 marzo 2025

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La Corte di Cassazione, nell’ordinanza n. 7105 del 17 marzo, ha stabilito che, ai fini della sussistenza di un rapporto societario di fatto tra persone fisiche e una o più società di capitali, occorre che vi sia l’esercizio in comune dell’attività economica, attraverso un effettivo conferimento di beni, apporti organizzativi, contratti e impegni finalizzati ad una cogestione dei beni societari e alla ripartizione degli utili.

Ciò a prescindere dal fatto che i ruoli decisori possano risultare cangianti e non perfettamente paritari o che vi sia un qualche stravolgimento programmatico delle regole distributive societarie capace di incidere sull’autonomia dei rispettivi enti coinvolti, di modo che taluni di essi vengano a farsi carico dei debiti conseguenti all’attività svolta in comune in misura superiore agli utili ai medesimi riservati o comunque ricevuti e, simmetricamente, altri abbiano assunto debiti in misura inferiore rispetto ai vantaggi patrimoniali ricevuti.

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