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Sabato, 18 ottobre 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Via libera alla manovra da 18,7 miliardi di euro

Nel Ddl. di bilancio misure per famiglia e natalità, taglio dell’aliquota IRPEF per il ceto medio, interventi di pacificazione fiscale e a favore delle imprese

/ Michela DAMASCO

Sabato, 18 ottobre 2025

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Nella riunione di ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il Ddl. di bilancio, una manovra da 18,7 miliardi che la Premier Giorgia Meloni ha definito in conferenza stampa “molto seria, equilibrata” e che si concentra sulle stesse grandi priorità delle precedenti: “famiglia e natalità, riduzione delle tasse, sostegno alle imprese e sanità”.

Come spiegato in conferenza la mattina e riportato nel comunicato pubblicato in serata, tra le misure fiscali e di sostegno al reddito figura la riduzione dal 35% al 33% dell’aliquota IRPEF per i redditi tra 28 mila e 50 mila euro. La riduzione sarà sterilizzata per i redditi superiori a 200.000 euro.

È poi previsto un regime agevolato sui rinnovi contrattuali, premi di produttività e trattamento accessorio (“Tagliamo dal 5% all’1% la tassazione dei premi di produttività, elevando la soglia dei premi soggetti all’aliquota sostitutiva da 3 mila a 5 mila euro, detassando le componenti del salario dei turni notturni e festivi”, ha detto la Premier). Tra le misure confermate vi sono: per il 2026 la disciplina in merito al bonus ristrutturazione sulla prima casa al 50%; la cosiddetta flat tax al 15% per i redditi da lavoro dipendente o da pensione fino a 35 mila euro.

Vengono poi stanziati nel triennio circa 3,5 miliardi per la famiglia, il contrasto alla povertà e la revisione dell’ISEE. Per favorire l’accesso a determinate prestazioni agevolate si introduce infatti una revisione della disciplina per il calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente, che interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza con effetti complessivi annui di quasi 500 milioni di euro (“Escludiamo dal calcolo ISEE la prima casa con il limite del valore catastale”, così sempre Meloni). Per il 2026 viene anche rafforzato il bonus a favore delle lavoratrici con almeno due figli e reddito fino a 40.000 euro, che passa da 40 a 60 euro mensili, e sono potenziati il congedo parentale e il congedo per malattia dei figli minori.

È poi sterilizzato l’aumento di tre mesi dell’età pensionabile, a partire dal 2027, per i lavoratori impegnati in attività usuranti e gravose. Per le restanti categorie l’aumento sarà di un mese nel 2027 e di due mesi nel 2028, come ha spiegato il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Si prevede l’aumento di 260 euro all’anno per le pensioni dei soggetti in condizioni disagiate.

Come anticipato nei giorni scorsi, saranno introdotti interventi di pacificazione fiscale rivolti ai contribuenti per i carichi affidati all’agente della riscossione fino al 31 dicembre 2023. Questi ultimi potranno essere definiti in una unica soluzione oppure pagati in 9 anni, in 54 rate bimestrali uguali. La misura è rivolta ai contribuenti che hanno presentato la dichiarazione, ma hanno omesso il pagamento, “non è un condono per tutti coloro che hanno fatto i furbi”, ha precisato Giorgetti. Vi sarebbe la possibilità di aderire alla misura anche per gli enti locali.

Lato imprese, ai fini delle imposte sui redditi, quelle che acquistano beni strumentali nuovi potranno beneficiare della maggiorazione del costo di acquisizione per calcolare ammortamenti e canoni di leasing nella misura del 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni e del 50% per gli investimenti oltre 10 milioni e fino a 20 milioni. Nel caso di investimenti green si applica nella misura del 220% per gli investimenti fino a 2,5 milioni, del 140% per gli investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni e del 90% per gli investimenti oltre 10 milioni e fino a 20 milioni.

Inoltre, la soglia esentasse dei buoni pasto elettronici per i dipendenti passa da 8 euro a 10 euro.
Saranno presenti nel triennio il credito d’imposta per le imprese nelle zone economiche speciali (ZES) e, nella misura di 100 milioni di euro nel triennio 2026-2028, per le zone logistiche semplificate (ZLS) ed è prorogata al 31 dicembre 2026 la sterilizzazione della plastic e sugar tax. Viene poi rifinanziata anche la misura agevolativa “Nuova Sabatini”.

Per la sanità, ai rifinanziamenti previsti l’anno scorso si aggiungono 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi a decorrere dal 2027. Una parte di tali risorse sarà destinata a nuove assunzioni e al miglioramento dei trattamenti in favore del personale sanitario, al fine di garantire la riduzione delle liste di attesa e il rispetto dei tempi di erogazione delle prestazioni.

Il pacchetto di misure varato dovrebbe essere coperto con tagli ai ministeri, rimodulazione del PNRR e il contributo del settore finanziario con il coinvolgimento di banche e assicurazioni, anche se le banche al momento resterebbero alla finestra, in attesa di vedere l’articolato nero su bianco. Tra le misure – recita il comunicato – è prevista la proroga del rinvio delle deduzioni relative alle svalutazioni e perdite su crediti, nonché del costo dell’avviamento, connesse alla rilevazione delle imposte differite attive (DTA). Sugli utili accantonati a patrimonio che vengono liberati e distribuiti è prevista una imposta agevolata. Viene modificata l’aliquota IRAP e confermata la parziale deducibilità di perdite ed eccedenze ACE.

Intanto, sempre ieri, in tarda serata, è arrivata la promozione dall’agenzia Dbrs Morningstar, che ha alzato il rating dell’Italia a A (low) da BBB (high), con trend stabile da positivo.

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