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I 30 giorni per definire l’avviso bonario decorrono dalla seconda comunicazione

È finalmente giunto il doveroso cambio di rotta della Cassazione

/ Alfio CISSELLO

Venerdì, 23 settembre 2022

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La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 27817 depositata ieri, attua un importante cambio di rotta rispetto al pregresso orientamento in tema di computo del termine dei 30 giorni per la definizione degli avvisi bonari.
Nello specifico, per quanto possa sembrare ovvio, viene sancito come i 30 giorni decorrano o dalla ricezione della comunicazione bonaria oppure dai trenta giorni successivi alla risposta resa dall’ufficio al contribuente, che, solo in via eventuale, contiene la rideterminazione delle somme.

L’art. 36-bis comma 3 del DPR 600/73 (ma lo stesso vale per l’art. 54-bis in tema di IVA) sancisce che quando dai controlli automatici emerge un risultato diverso rispetto a quello della dichiarazione, l’esito è comunicato al contribuente. Poi, si prevede che, “qualora

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