Disciplina delle imprese culturali e creative anche per il Terzo settore
Per il riconoscimento della qualifica di ICC manca il decreto interministeriale dei Ministeri della Cultura e delle Imprese e del made in Italy
L’art. 25 della L. 206/2023 (c.d. legge sul Made in Italy) definisce le imprese culturali e creative (ICC) come “... qualunque ente, indipendentemente dalla sua forma giuridica, compresi quelli costituiti nelle forme di cui al libro V del codice civile, nonché il lavoratore autonomo che”: svolge attività stabile e continuativa con sede in Italia, ai sensi del TUIR, o nell’Ue o in uno degli Stati aderenti allo Spazio economico europeo, purché sia soggetto passivo di imposta in Italia; svolge in via esclusiva o prevalente una o più delle seguenti attività: ideazione, creazione, produzione, sviluppo, diffusione, promozione, conservazione, ricerca, valorizzazione e gestione di beni, attività e prodotti culturali.
Si tratta di una nuova definizione ben precisa, nonostante ...