Entrata in vigore della legge sulla cybersicurezza con impatto sui reati 231
Introdotta una misura di prevenzione che cerca di incidere sui pagamenti dei riscatti informatici richiesti dalle organizzazioni criminali
Entra oggi in vigore la legge la legge sulla cybersicurezza (L. 90/2024) pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 2 luglio, con il titolo “Disposizioni in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e di reati informatici”.
L’art. 16 di tale legge apporta diverse modifiche ai reati informatici previsti dal codice penale (che indirettamente incidono anche sulla responsabilità amministrativa degli enti, prevista dal DLgs. 231/2001); mentre l’art. 20 tocca direttamente l’art. 24-bis del DLgs. 231/2001.
In particolare, vengono aumentate le sanzioni previste dall’art. 24-bis relativo ai reati informatici, in modo tale che si passi da una cornice edittale ricompresa tra cento e cinquecento quote, a una ricompresa tra duecento e settecento quote.
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