Le cripto-attività sono investimenti e non giochi
Dal 2025 le plusvalenze sono tassate indipendentemente dall’importo, venendo meno la franchigia reddituale di 2.000 euro
La riforma della tassazione delle cripto-attività ha visto, nel corso dell’iter parlamentare della legge di bilancio 2025, una discussione, anche nel mondo professionale, concentrata sull’aliquota dell’imposta sostitutiva.
Si è infatti passati da una prima proposta, formalizzata nel Ddl. a suo tempo presentato in Parlamento, di innalzamento (immediato) del prelievo al 42% al compromesso raggiunto nella versione definitiva della L. 207/2024, la quale prevede un prelievo nella misura del 33%, ma solo dal 2026 (anno dal quale, peraltro, partiranno le procedure di scambio automatico dei dati delle cripto-attività ai sensi della direttiva 2023/2226/Ue, c.d. DAC 8).
È così passata in secondo piano una ulteriore modifica, rappresentata dall’eliminazione della soglia reddituale ...
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