ACCEDI
Mercoledì, 30 aprile 2025 - Aggiornato alle 6.00

IL CASO DEL GIORNO

Da chiarire la ruralità per le colture «fuori suolo»

/ Lorenzo MAGRO

Giovedì, 20 febbraio 2025

x
STAMPA

download PDF download PDF

L’art. 1 del DLgs. 192/2024 (DLgs. di riforma dell’IRPEF e dell’IRES) ha, tra l’altro, inserito tra le attività produttive di reddito agrario ex art. 32 comma 2 del TUIR, se esercitate entro determinati limiti, quelle dirette alla produzione di vegetali tramite l’utilizzo di immobili censiti al Catasto dei fabbricati nelle categorie C/1, C/2, C/3, C/6, C/7, D/1, D/7, D/8, D/9 e D/10, ossia le c.d. colture “fuori suolo” (si veda “Colture «fuori suolo» nell’ambito dei redditi agrari” del 4 gennaio 2025).

In relazione ai fabbricati utilizzati per dette colture, viene specificato che, con apposito decreto ministeriale, dovranno essere definite le modalità con cui annotare in Catasto tale utilizzo. Nulla, tuttavia, viene precisato riguardo ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU