La compensazione con crediti di imposta osta alla non punibilità del reato
Nemmeno vale a integrare la circostanza attenuante, secondo i giudici di legittimità
Il pagamento delle somme contestate dall’Agenzia delle Entrate, inclusi sanzioni e interessi ha spesso rilevanza in ambito penale, potendo valere, a seconda dei casi, come circostanza attenuante o addirittura come causa di non punibilità del reato.
In base agli artt. 13 e 13-bis del DLgs. 74/2000, tenendo conto delle modifiche apportate dal DLgs. 87/2024, si può sostenere che il pagamento delle intere somme, quindi delle imposte, degli interessi e delle sanzioni (anche ridotte):
- per i reati di dichiarazione infedele/fraudolenta, ha valore di non punibilità se avviene mediante ravvedimento prima di un controllo fiscale o penale;
- per il reato di omessa dichiarazione, ha valore di non punibilità se avviene entro il termine di presentazione della dichiarazione dell’anno successivo ...
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