Per eccepire la prescrizione bisogna impugnare l’intimazione ad adempiere
Si tratterebbe di un atto impugnabile in via autonoma e non facoltativa
La Cassazione con sentenza n. 6436 depositata ieri, 11 marzo 2025, è tornata sulla delicata questione relativa alla possibilità di eccepire la prescrizione in occasione del ricorso contro l’intimazione di pagamento.
L’intimazione, prevista e disciplinata all’art. 50 comma 2 del DPR 602/73, è un atto impositivo che invita il contribuente al pagamento di importi prima della successiva esecuzione forzata.
L’atto deve essere notificato se, entro un anno dalla notifica della cartella di pagamento o dell’accertamento esecutivo (art. 29 del DL 78/2010), l’espropriazione (quindi il pignoramento) non ha avuto ancora inizio.
I giudici affermano che l’intimazione ad adempiere rappresenti un atto impugnabile in via autonoma e non facoltativa. L’atto è, infatti, ...
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