Rischio distrazione dopo la compensazione legale
La Cassazione sottolinea come potrebbe ravvisarsi il pagamento di un debito in assenza di una ragione giustificatrice
La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 14330, depositata ieri, in relazione alla fattispecie di bancarotta fraudolenta per distrazione, ha precisato che, se è vero che la disciplina della compensazione legale esclude la rilevabilità d’ufficio, fondandosi sul fatto che l’effetto compensativo-estintivo si colloca nella disponibilità del debitore che se ne avvale, è altrettanto vero che il comportamento del debitore non può essere indifferente. Nel senso che potrebbe integrare la fattispecie in questione il debitore che, invece di avvalersi della compensazione legale, nonostante l’esistenza dei presupposti, provveda a saldare il debito senza che sussista alcuna ragione giustificatrice, tenuto anche conto che la compensazione opera indipendentemente da un’autorizzazione
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