Nei trasferimenti agevolati valutazione della residenza pregressa ancorata al TUIR
Solo in limitati casi pare possibile ricorrere alle «tie-breaker rules» delle Convenzioni
La normativa conosce diverse disposizioni, volte a incentivare il trasferimento della persona in Italia, che subordinano il riconoscimento dello specifico beneficio, tra le altre, all’assenza di una precedente residenza fiscale nostrana: il tutto per un numero di anni pregressi diverso a seconda della specifica normativa sollecitata.
Basti ricordare al riguardo il regime degli impatriati riportato dall’art. 5 del DLgs. 209/2023, il beneficio dei neo domiciliati ex art. 24-bis del TUIR o, ancora, quello previsto per i titolari di pensione estera di cui all’art. 24-ter del TUIR.
Tanto premesso, il tema che si vuole qui affrontare concerne i criteri in base ai quali maturare un giudizio sul punto e, nello specifico, se sia possibile smarcarsi da una residenza italiana passata, ...
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