Trasmessa al Parlamento la prima relazione delle consigliere nazionali di parità
Il Ministero del Lavoro, con una notizia diffusa ieri, ha reso noto che la consigliera nazionale di parità effettiva, in collaborazione con la consigliera nazionale supplente, ha predisposto la prima relazione biennale sullo stato di attuazione della normativa in materia di parità e pari opportunità nel lavoro aggiornata al 30 giugno 2025, che è stata trasmessa al Parlamento.
L’art. 20 comma 1 del DLgs. 198/2006, come modificato dalla L. 162/2021, dispone infatti che la consigliera o il consigliere nazionale di parità, anche sulla base del rapporto di cui all’art. 15 comma 7, nonché delle indicazioni fornite dal Comitato di cui all’art. 8, presenta al Parlamento, ogni due anni, una relazione con i risultati del monitoraggio su applicazione della legislazione nelle predette materie e valutazione degli effetti delle disposizioni contenute nel DLgs. 198/2006.
La relazione, che ha a oggetto il periodo 2022-2024, rappresenta un utile strumento per il legislatore ai fini dell’elaborazione di politiche pubbliche mirate.
Dal documento emergono segnali positivi, come l’incremento del tasso di occupazione femminile nella fascia di età attiva, ma anche criticità strutturali, come il divario retributivo di genere, che risulta più marcato nelle imprese di grandi dimensioni e nel commercio, e lo scarso utilizzo dei congedi parentali nel periodo considerato da parte dei padri, con conseguente maggior carico di cura gravante sulle donne.
Risulta, quindi, di fondamentale importanza adottare politiche integrate e di lungo periodo idonee ad affrontare in modo strutturale le disuguaglianze di genere.
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