Nella composizione negoziata finanza esterna a supporto della continuità
Similitudini con il concordato preventivo con continuità indiretta
La recente ordinanza del Tribunale di Milano 3 luglio 2025 n. 6910 ha ribadito che la composizione negoziata della crisi (CNC) non può utilizzarsi nel caso in cui non vi sia prospettiva di continuità e il piano di risanamento predisposto abbia finalità liquidatorie.
Il caso esaminato dal Tribunale si presentava abbastanza “estremo”: società da tempo in liquidazione, priva di dipendenti, l’unica attività era rappresentata da una consulenza per un anno resa dall’amministratore unico.
Le norme che, immediatamente, supportano questa posizione sono l’art. 12 del DLgs. 14/2019, CCII (il risanamento deve risultare ragionevolmente perseguibile) e il successivo art. 17 comma 5 (l’esperto deve costantemente vigilare sulla sussistenza di dette prospettive di risanamento). ...
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