ADC: «Norme inique sui pignoramenti ai professionisti»
Le norme che disciplinano i pignoramenti a carico dei professionisti rischiano di mettere “a serio rischio la continuità e la sopravvivenza degli studi”. La denuncia arriva dall’Associazione dottori commercialisti che, tramite una nota stampa diffusa ieri, ha chiesto all’Amministrazione finanziaria “risposte concrete”, proponendo una serie di provvedimenti da adottare “con urgenza”.
Innanzitutto, l’introduzione di una misura del pignoramento da determinare sull’importo dei compensi minimi garantiti, mutuando le modalità di applicazione dei parametri applicati in caso di pignoramento sugli stipendi dei lavoratori dipendenti, che a partire dal 2025 sono stati aggiornati in base alla variazione dell’assegno sociale o “minimo vitale”.
In più, si chiede di definire un piano di rateizzazione fiscale flessibile o “realmente sostenibile”, con la possibilità di accedere alla dilazione anche in caso di decadenza da una precedente rateizzazione e senza l’obbligo di pagare le rate scadute e non pagate alla data di presentazione della nuova richiesta di rateizzazione.
Infine, secondo l’associazione guidata da Gianluca Tartaro, bisognerà trovare il modo di tutelare in maniera effettiva i beni strumentali indispensabili all’esercizio dell’attività professionale o imprenditoriale, con “snellimento della procedura di riconoscimento della documentazione attestante la strumentalità dei beni mobili o immobili”.
Tutte soluzioni da calibrare magari all’interno di un tavolo di confronto con il Governo e il Parlamento, da istituire per trovare provvedimenti “stabili e strutturali” in materia di riscossione. Nel frattempo, per il sindacato di categoria, bisognerà ripensare anche alla misura sperimentale che sta attuando Agenzia delle Entrate-Riscossione, che prevede il pignoramento presso terzi del credito integrale del professionista, inclusa l’IVA che dovrà versare su quella fattura emessa dal cliente. Una previsione che l’ADC ritiene “assolutamente iniqua” rispetto alle misure applicate a soggetti diversi dai professionisti.
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