Linee guida per la vigilanza del Collegio sindacale di quotate sulla sostenibilità
Pubblicato un documento di CNDCEC e FNC; i controlli sono volti a verificare che la società identifichi, valuti e gestisca in modo adeguato i rischi ESG
Il CNDCEC e la FNC hanno pubblicato ieri il documento “Vigilanza del collegio sindacale e tematiche sostenibilità”. Il contributo, destinato ai collegi sindacali delle società quotate, si sofferma, in linea con quanto previsto dalla normativa, dai principi e dai criteri applicativi declinati nella Norma Q.3.8-bis delle relative Norme di comportamento, sull’attività esercitata dall’organo di controllo sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
Il documento è strutturato in otto paragrafi dove vengono approfondite le aree principali della vigilanza del Collegio sindacale sui temi di sostenibilità.
Con riguardo alla supervisione degli obblighi normativi si evidenzia come il Collegio debba verificare che la rendicontazione di sostenibilità venga redatta in conformità con le normative vigenti. Inoltre, l’organo di controllo deve accertarsi che il report rappresenti in modo veritiero l’impegno della società sui temi ESG.
Per quanto attiene alla valutazione del sistema di controllo interno, i sindaci devono garantire che “la società abbia un sistema di controllo interno adeguato a monitorare i rischi ESG, inclusi quelli relativi a pratiche non sostenibili che possano generare danni reputazionali, legali o economici”.
Altri importanti controlli sono quelli volti a verificare che la società identifichi, valuti e gestisca in modo adeguato i rischi ambientali, sociali e di governance (connessi al cambiamento climatico, alle pratiche di lavoro, alla reputazione, alla sicurezza dei prodotti e ad altri fattori che possono influire sulla sostenibilità).
Il Collegio sindacale deve, poi, vigilare:
- affinché il consiglio di amministrazione e il management integrino i temi di sostenibilità nelle strategie e nelle decisioni aziendali. Tale aspetto deve essere coerente con le policy, gli obiettivi dichiarati ed eventuali clausole statutarie in materia di sostenibilità;
- sulla trasparenza, accuratezza e comprensibilità per gli stakeholder delle informazioni sulla sostenibilità divulgate all’esterno.
Un ulteriore argomento trattato si riferisce all’interazione e alla doverosa collaborazione tra il Collegio e il revisore della sostenibilità.
In particolare, i sindaci devono acquisire informazioni sulle attività programmate e svolte dai revisori della sostenibilità in merito alla gestione dei rischi e alla rendicontazione di sostenibilità, monitorandone l’attività di attestazione.
L’ultimo paragrafo è dedicato agli impatti delle tematiche ESG sull’autovalutazione del collegio sindacale raccomandata dalle Norme di comportamento del Collegio sindacale di società quotate, da effettuare all’inizio del mandato e poi con una periodicità almeno annuale. Tale attività, svolta in relazione ai temi della sostenibilità, risulta essere fondamentale per garantire che i membri del Collegio siano adeguatamente preparati e consapevoli delle proprie responsabilità in merito. In questo contesto devono essere oggetto di analisi le competenze specifiche in tema di sostenibilità, al fine di identificare eventuali carenze e pianificare percorsi di formazione specifica.
Inoltre, l’autovalutazione deve monitorare se la struttura e la frequenza delle riunioni permettano un adeguato approfondimento anche dei temi ESG.
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