L’assegnazione dei beni ai soci non è «autoconsumo»
Ai fini dell’imposizione diretta sussiste un ulteriore presupposto impositivo direttamente in capo al socio
In sede di liquidazione di una società di persone, qual è il corretto trattamento fiscale dell’attribuzione di un bene immobile, iscritto a patrimonio, ai soci della società? Si applica la disciplina dell’autoconsumo?
Per dare risposta a questi interrogativi, occorre analizzare il trattamento fiscale applicabile sia ai fini delle imposte sui redditi che ai fini IVA.
La situazione dell’autoconsumo e dell’assegnazione sono similari per quanto riguarda l’IVA, mentre qualche differenza caratterizza le imposte sui redditi.
È corretto sostenere che l’assegnazione genera, in capo alla società di persone, una plusvalenza determinata in base alla differenza tra il valore normale del bene e il costo non ammortizzato (art. 86 del TUIR), ribaltata sui soci, non avendo la
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