L’etica nella formazione dei commercialisti
Caro Direttore,
ho letto con attenzione il tuo editoriale del 13 settembre.
Coincidenza vuole che, proprio la sera prima, su LA7 è andato in onda un bellissimo speciale di Antonello Piroso dedicato alla vita di Giorgio Ambrosoli.
Ho incontrato qualche mese fa il figlio Umberto, che ha avuto la cortesia di scriverci una meravigliosa lettera in occasione della nostra “nascita” il 18 Marzo scorso e che, pubblicata sul nostro sito, ti invito a leggere.
L’ho conosciuto e lo seguo (convegni, facebook, ecc. ….) consapevole che il forte ideale che gli riconosco, unito alla “straordinaria” vicenda umana che ha caratterizzato la storia della sua famiglia, possano rappresentare un patrimonio culturale e professionale al quale non possiamo rimanere insensibili, in particolare in tempi come questi.
Abbiamo in progetto, come AIDC, di “investire” un bel po’ della formazione professionale continua, che quasi quotidianamente eroghiamo, su queste tematiche.
Accanto a deontologia, tariffa, previdenza (non cito volutamente l’aggiornamento tecnico) credo che l’etica e i valori siano anch’essi bisognosi, ogni tanto, di un po’ di “manutenzione”.
Sono molto contento che Umberto sia stato invitato dal nostro CNDCEC al prossimo Congresso di Napoli poiché credo che questo sia in linea con il comune sentire della categoria e spero, con l’esempio che, anche come AIDC, sapremo dare al paese (migliore per l’appunto!).
Ti ringrazio di aver dedicato spazio all’argomento.
Marco Rigamonti
Presidente AIDC (Associazione Italiana Dottori Commercialisti)
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