ACCEDI
Venerdì, 6 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Secondo la Cassazione, l’attività di prostituzione va tassata

La Suprema Corte «supera» l’ormai datata interpretazione del Ministero delle Finanze

/ Pamela ALBERTI

Lunedì, 11 ottobre 2010

x
STAMPA

Inserendosi nello storico dibattito relativo alla tassabilità o meno dei proventi derivanti dall’attività di prostituzione, la Cassazione è recentemente intervenuta, con la sentenza n. 20528 del 1° ottobre 2010, affermando l’imponibilità di tali somme. La sentenza, come si dirà meglio in seguito, non si occupa nello specifico del trattamento fiscale riservato ai suddetti proventi.

Nel caso affrontato dai giudici della Suprema Corte, la contribuente sosteneva di lavorare quale semplice cameriera in alcuni locali notturni, mentre dalle indagini era emersa l’attività di prostituzione svolta dalla stessa.
Secondo i giudici, non sussiste alcun dubbio sul fatto che i proventi derivanti dall’attività di prostituzione debbano essere sottoposti a tassazione; pur essendo ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU