La mancata risposta del contribuente legittima l’accertamento bancario
Anche per l’imprenditore individuale le presunzioni operano in caso di conti intestati a terzi
L’avviso di accertamento fondato sulle risultanze derivanti dalle movimentazioni bancarie è legittimo anche se derivante da conti correnti intestati all’imprenditore individuale e ai suoi familiari, e ciò è avvalorato dall’eventuale mancata risposta del contribuente ai questionari inviati dall’ufficio.
Così, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21318 di ieri conferma un principio più volte espresso in precedenza.
Il sistema vigente consente ai funzionari di ricostruire l’imponibile dei contribuenti basandosi sulle presunzioni legali che derivano dai prelevamenti e dai versamenti bancari (sul punto si veda “Senza prova contraria, assoggettabili a tassazione anche i prelevamenti ...
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