Non è sempre elusivo scindere e poi cedere le partecipazioni
Bisogna concentrarsi sulla natura del risparmio fiscale conseguito e non sull’artificiosità della scelta di scindere e cedere i beni
In occasione di un precedente intervento (si veda “Scissione seguita da cessione delle partecipazioni non per forza elusiva” del 6 agosto 2010), si è evidenziato come, nonostante l’Agenzia delle Entrate consideri sempre elusiva la scissione seguita dalla cessione delle partecipazioni (risoluzione n. 256 del 2 ottobre 2009), pare invece corretto ritenere che, quando il patrimonio della scissa o della beneficiaria, le cui partecipazioni vengono cedute, abbia natura di vero e proprio complesso aziendale e non di mera pluralità di beni o diritti, il risparmio fiscale che discende da tale comportamento del contribuente sia da ritenersi fiscalmente legittimo, esattamente come è pacifico che sia nel caso di scorporo d’azienda mediante conferimento, grazie al perentorio disposto
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