Due anni dalla seconda opzione per il rimborso della sostitutiva sui terreni
Il termine di 48 mesi dal primo versamento richiesto dall’Agenzia delle Entrate non convince le Commissioni tributarie
Con la procedura di rideterminazione del costo fiscale dei terreni e delle partecipazioni non quotate che si è chiusa lo scorso ottobre, ritorna in auge la questione sui termini per ottenere il rimborso delle imposte sostitutive precedentemente versate.
In costanza di possesso, infatti, la rivalutazione poteva interessare terreni e partecipazioni non quotate già rivalutati in occasione di precedenti riaperture o riproposizioni dell’agevolazione. In tal caso, era tuttavia necessario asseverare una nuova perizia e versare nuovamente per intero l’imposta sostitutiva del 2% o 4%, liquidandola sul valore della partecipazione risultante dalla nuova perizia estimativa.
In merito, occorre anzitutto considerare quanto affermato nella ris. Agenzia delle Entrate n. 236 del 10 giugno 2008. ...
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