Il conto cassa negativo fa presumere ricavi occulti pari al disavanzo
La Cassazione ha confermato il proprio precedente orientamento e l’accertamento presuntivo dell’Agenzia delle Entrate
La Cassazione, con la sentenza 11988 depositata ieri, 31 maggio 2011, conferma il proprio precedente orientamento in merito alla valenza, in tema di accertamento, del conto cassa negativo.
La sentenza è di grande rilievo, alla luce del fatto che molte imprese presentano un conto in rosso, circostanza che, come si vedrà, fa presumere ricavi occultati al Fisco.
Per i giudici di merito (si rileva che la causa era stata vinta dal contribuente sia in primo grado sia in appello), la presunzione “conto cassa negativo = ricavi occultati” non persuade, posto che la movimentazione del conto cassa si esaurisce nell’ambito finanziario senza alcuna incidenza sui ricavi, potendo al massimo rilevare ai fini della gestione economica, “e, in tale ipotesi, l’ufficio avrebbe dovuto
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