Capital gain: rileva il costo di acquisto, anche se non pagato
Sul piano letterale e sistematico, per calcolare la plusvalenza pare più corretto prescindere dall’effettivo pagamento del prezzo per l’acquisizione
Le disposizioni sul capital gain e la particolarità di coniugare il principio di cassa con criteri di determinazione del reddito che si basano sulla produzione di plusvalenze non è così immediato.
Si pensi al caso in cui un soggetto non imprenditore si trovi nella circostanza di dover cedere una partecipazione acquisita di recente e per la quale non è stato ancora corrisposto il prezzo al precedente proprietario.
Ai sensi dell’art. 68, comma 6 del TUIR, le plusvalenze su partecipazioni realizzate a seguito di atti a titolo oneroso “sono costituite dalla differenza tra il corrispettivo percepito ovvero la somma od il valore normale dei beni rimborsati ed il costo od il valore di acquisto assoggettato a tassazione, aumentato di ogni onere inerente alla loro produzione, compresa l’imposta
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