L’effimero confine tra bancarotta documentale fraudolenta e semplice
Nel caso di omessa o irregolare tenuta di libri e scritture contabili, la differenza si basa sull’elemento soggettivo
La Corte di Cassazione, nella recente sentenza 21 luglio 2011 n. 29161, ricapitola i tratti essenziali delle fattispecie di bancarotta documentale (fraudolenta e semplice) per omissione o irregolare tenuta dei libri o delle altre scritture contabili.
L’occasione è offerta dal ricorso presentato da due amministratori di una srl fallita condannati per il delitto di bancarotta fraudolenta documentale, avendo tenuto i libri e le scritture contabili della società “in guisa da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari” (il virgolettato corrisponde fedelmente alla lettera dell’art. 216 comma 1 n. 2 seconda parte del RD 267/42, che prevede come pena edittale la reclusione da tre a dieci anni). Gli imputati contestavano l’esistenza ...
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