Gli studi «vincono» l’analitico-induttivo
Per la Provinciale di Alessandria, è nullo l’avviso di tale accertamento se il soggetto è congruo e i ricavi accertabili superano di poco quelli dichiarati
È nullo l’avviso di accertamento fondato sulla ricostruzione indiretta del volume d’affari del contribuente, attuata attraverso l’utilizzo di stime e medie aritmetiche, se i ricavi così accertabili sono di poco superiori a quelli dichiarati ed il soggetto controllato risulta congruo con gli studi di settore. Lo ha stabilito la C.T. Prov. di Alessandria, con la sentenza n. 74/3/11 del 28 luglio 2011.
Una pizzeria veniva sottoposta a controllo da parte del competente Ufficio dell’Agenzia delle Entrate, che, dopo aver rilevato la congruità dei ricavi da questa dichiarati con le risultanze degli studi di settore, procedeva comunque ad accertamento analitico-induttivo ex art. 39, comma 1, lettera d), ultimo periodo del DPR 600/1973. In particolare, il Fisco, dopo aver rilevato ...
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