Definiti i contributi dei lavoratori agricoli autonomi per il 2025
L’INPS ha fornito indicazioni anche per il versamento dei contributi dovuti dai concedenti per i piccoli coloni e compartecipanti familiari
Nella giornata di ieri, 2 luglio 2025, l’INPS ha pubblicato le due circolari annuali con l’indicazione dei contributi dovuti per l’anno 2025 dai lavoratori agricoli autonomi e dai concedenti per i piccoli coloni e compartecipanti familiari.
Partendo dalla circolare n. 107, l’Istituto di previdenza ha comunicato gli importi dei contributi obbligatori dovuti dai coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali (IAP).
Innanzitutto, si ricorda che l’importo dovuto viene determinato moltiplicando il reddito medio convenzionale giornaliero – fissato a 65,19 euro per il 2025 dal DM 10 giugno 2025 (si veda “Fissato il reddito medio convenzionale giornaliero per alcune categorie di lavoratori agricoli” del 14 giugno 2025) – per il numero di giornate indicate nella “Tabella D” allegata alla L. 233/90, in corrispondenza della fascia di reddito in cui si colloca l’azienda.
Al risultato ottenuto (c.d. “reddito convenzionale”) occorre applicare l’aliquota di finanziamento pari, dal 2018, al 24% (comprensiva del contributo addizionale del 2% ex art. 12 comma 4 della L. 233/90). L’aliquota non subisce distinzioni in relazione all’ubicazione dell’attività (zona normale o svantaggiata) o all’età del lavoratore.
Alla contribuzione così determinata occorre aggiungere anche il contributo addizionale per ogni giornata di iscrizione; tale contributo è stato fissato per quest’anno a 0,80 euro (lo scorso anno era 0,79 euro) ed è calcolato nel limite massimo di 156 giornate annue per ciascuna unità attiva.
Nessuna variazione invece, rispetto allo scorso anno, per il contributo di maternità e per i contributi INAIL. Nel primo caso, il contributo rimane nella misura annua di 7,49 euro ed è dovuto per ciascuna unità iscritta alla Gestione dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri; nel secondo caso, il contributo INAIL rimane fissato nella misura capitaria annua di:
- 768,50 euro, per le zone normali;
- 532,18 euro, per i territori montani e le zone svantaggiate.
Cambia la riduzione dei premi e contributi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, prevista dall’art. 1 comma 128 della L. 147/2013. Come indicato dal DM 24 settembre 2024, la misura si riduce al 14,80% (rispetto al 15,11% per il 2024). La riduzione dei contributi deve essere applicata alle aziende individuate ed elencate nei tracciati trasmessi dall’INAIL.
Anche per il 2025 continua ad applicarsi la riduzione del 50% dei contributi dovuti ex art. 59 comma 15 della L. 449/97, in favore dei lavoratori autonomi con più di 65 anni di età e titolari di pensione calcolata con il sistema retributivo o con il sistema misto presso le gestioni dell’Istituto. Ai fini dell’applicazione del beneficio occorre presentare apposita richiesta.
Quanto alla contribuzione dovuta dai concedenti per i piccoli coloni e compartecipanti familiari per l’anno 2025, con la circolare n. 108 l’INPS ha evidenziato che l’aliquota dovuta al Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD) per la generalità delle aziende agricole è pari al 30,19%, di cui:
- 21,35% per il concedente (esclusa la quota base pari a 0,11%);
- 8,84% per il concessionario.
L’INPS riscuote anche i premi INAIL, i quali sono confermati nella misura del 13,2435% anche per il 2025, così suddivisa: 10,125% a titolo di assistenza infortuni sul lavoro; 3,1185% a titolo di addizionale.
Vengono confermati:
- l’esonero dello 0,43% (assegni familiari), dello 0,03% (tutela maternità) e dello 0,34% (disoccupazione), per i concedenti che versano l’aliquota dello 0,43% per gli assegni familiari;
- la riduzione, pari all’1%, da applicarsi sull’aliquota della disoccupazione (2,75%), prevista dall’art. 1 commi 361 e 362 della L. 266/2005;
- le riduzioni per zona tariffaria (75% per i territori montani e 68% per i territori svantaggiati).
Per quest’anno si applica anche la riduzione dei premi e dei contributi ex art. 1 comma 128 della L. 147/2013, fissata al 14,80%.
La retribuzione da assumere come base di calcolo dei contributi è il salario medio provinciale, definito annualmente dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali con apposito decreto direttoriale (per il 2025 il DM 10 giugno 2025).
I contributi dovuti sia dai lavoratori agricoli autonomi, sia dai concedenti per i piccoli coloni e compartecipanti familiari devono essere versati in quattro rate:
- 16 luglio 2025, la prima rata;
- 16 settembre 2025, la seconda rata;
- 17 novembre 2025 (il 16 cade di domenica), la terza rata;
- 16 gennaio 2026, la quarta rata.
Per i coltivatori diretti, coloni, mezzadri e IAP le indicazioni per il modello F24 sono disponibili nel “Cassetto del contribuente”.
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