Trasferimento della sede all’estero senza più imposte sulle plusvalenze latenti
Secondo la Corte di Giustizia, lo Stato di provenienza deve sospendere la tassazione dei plusvalori fino al momento dell’effettivo realizzo dei beni
È giunta a sentenza ieri, 29 novembre 2011, la causa C-371/10, relativa alla compatibilità con la libertà di stabilimento delle legislazioni nazionali che prevedono l’imposizione sulle plusvalenze latenti all’atto del trasferimento della sede all’estero (cosiddetta “exit tax”). La Corte di Giustizia ha, in particolare, affermato che tali norme non sono, di per sé, incompatibili con l’art. 49 del Trattato dell’Unione; contrasta, invece, con la libertà di stabilimento l’imposizione immediata delle suddette plusvalenze, nel periodo d’imposta in cui avviene il trasferimento.
La decisione assunta ieri è, probabilmente, destinata a rivestire un ruolo fondamentale sulla pianificazione delle imprese che operano a livello internazionale, e si caratterizza ...
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