Rettifica dell’avviamento anche senza il calcolo legale
L’Amministrazione finanziaria è tenuta però ad indicare gli elementi indiziari che l’hanno indotta ad utilizzare metodologie diverse
In caso di cessione d’azienda, il valore di avviamento dichiarato in atto può essere rettificato dall’Ufficio anche con l’applicazione di metodologie differenti da quella prevista per legge ai fini dell’accertamento con adesione, sempre che il Fisco alleghi gli elementi indiziari che lo hanno indotto ad avvalersi di tale diverso metodo. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 4931 del 27 marzo 2012.
La pronuncia trae origine da una cessione d’azienda per cui, nel relativo atto notarile, le parti avevano dichiarato un valore di avviamento che però, in sede di controllo, l’Ufficio non riteneva congruo, procedendo così alla sua rettifica secondo specifici criteri adottati per il caso di specie. L’art. 51, comma 4, del DPR 131/1986 stabilisce ...
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