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LETTERE

Giusto ridurre l’aggio di riscossione, ma servirebbe anche un tetto massimo

Martedì, 22 maggio 2012

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Caro Direttore,
in questi giorni si sta parlando della riduzione dell’aggio da riconoscere ad Equitalia per la riscossione dei crediti, che potrebbe essere nell’ordine di due punti percentuali, dal 9 al 7%.

Ritengo che un abbassamento sia doveroso, ma che il problema principale sia quello di stabilire un limite massimo all’aggio di riscossione. Ovviamente, sarebbe da fissare anche un limite minimo, in quanto il lavoro svolto da Equitalia per il recupero del credito non è strettamente collegato al valore del credito. Pertanto, se l’aggio è la remunerazione del lavoro svolto per il recupero del credito e il lavoro per il recupero non è proporzionato al valore del credito, è del tutto ovvio (ed equo) stabilire un tetto massimo, che è il vero problema, e non la riduzione di uno o due punti della percentuale di aggio spettante.

In presenza di un debito di 1.000 euro, attualmente, l’aggio di riscossione è di 90 euro, forse insufficiente per coprire i costi. Se si ipotizza, invece, un debito di 1 milione di euro, l’aggio di riscossione è di 90.000 euro: decisamente sproporzionato e, aggiungo io, non opportuno se si vuole dare una possibilità di rialzare la testa ad un’impresa in difficoltà.


Massimo Barbato
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Lucca

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