Giurisprudenza a favore della revocatoria fallimentare dell’atto di scissione
L’inefficacia dell’atto conseguirebbe se compiuto nell’anno anteriore alla dichiarazione di fallimento
Una parte autorevole della dottrina si è sempre espressa contro la possibilità di ravvisare nell’atto di scissione un atto anomalo, revocabile ai sensi dell’art. 67, comma 1, n. 1) della L. fall. (RD 267/42).
La norma, lo si ricorda, prevede che siano revocati, salvo che l’altra parte dimostri che non conosceva lo stato d’insolvenza del debitore, “gli atti a titolo oneroso compiuti nell’anno anteriore alla dichiarazione di fallimento, in cui le prestazioni eseguite o le obbligazioni assunte dal fallito sorpassano di oltre un quarto ciò che a lui è stato dato o promesso”.
Le argomentazioni addotte a sostegno della tesi sono molteplici, ma fanno tutte perno sull’esistenza, entro la disciplina civilistica delle scissioni, di misure specifiche volte ...
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