Stabile organizzazione estera alla prova del «foreign tax credit»
In relazione ai redditi e alle perdite, un recente studio Assonime evidenzia alcuni profili d’iniquità nel meccanismo riportato in dichiarazione
Il meccanismo del “foreign tax credit”, previsto dall’art. 165 del TUIR, intende ovviare al fenomeno della duplice tassazione del reddito estero conseguito dal contribuente residente in Italia: la pretesa impositiva nostrana, infatti, si somma spesso a quella dello Stato ove l’elemento imponibile è stato prodotto. Uno dei capisaldi della disciplina è quello per cui il credito può essere riconosciuto nel limite del minore importo tra l’imposta versata nel Paese estero sul determinato reddito e l’imposta “netta” italiana ad esso riferibile; una diversa soluzione sarebbe evidentemente illogica, risolvendosi in un rimborso da parte dell’Erario italiano di almeno parte della tassazione scontata dal soggetto fuori dai confini nazionali.
Entro l’impianto ...
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