Sanzione da dichiarazione infedele applicabile anche con perdite pregresse
Per la Cassazione, l’Agenzia delle Entrate non può, d’ufficio, riconoscere tali perdite
Le sanzioni per infedele dichiarazione devono essere applicate anche qualora il maggior reddito accertato sia compensabile mediante l’utilizzo di perdite pregresse.
Questo sembra essere il principio affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza 16333 depositata ieri.
Da quanto si può evincere dal testo della sentenza, sembra che l’oggetto del contendere sia circoscritto alla debenza delle sanzioni per infedele dichiarazione, in un caso in cui si era in presenza di perdite pregresse che avrebbero condotto all’azzeramento del maggior reddito accertato.
Se così stanno le cose, vagliando la questione sotto il solo profilo sanzionatorio, il principio può essere dovuto al fatto che, una volta accertato un maggior reddito, scatta l’infedele dichiarazione, a prescindere dalla ...
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