Per la detrazione IVA, non contano le irregolarità estranee all’operazione
La Corte di Giustizia UE ha stabilito che il diritto non può essere negato se non è provata la consapevolezza del soggetto passivo
Alcuni articoli della Direttiva 200/112/CE, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto (ossia gli artt. 2, 9, 14, 62, 63, 167, 168 e 178) devono essere interpretati nel senso che ostano a che venga disconosciuto il diritto alla detrazione dell’IVA riguardante una cessione di beni con la motivazione che – tenuto conto di evasioni o irregolarità commesse a monte o valle di tale operazione – quest’ultima deve presumersi come mai avvenuta: è, invece, necessaria la dimostrazione che, alla luce di elementi oggettivi, il contribuente sapeva, o poteva sapere, che la fattispecie invocata a fondamento del diritto alla detrazione si iscriveva in un’evasione dell’IVA commessa a monte o valle nella catena delle cessioni.
Lo ha stabilito la Corte di Giustizia dell’Unione ...
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