Nelle fusioni, limiti alla deduzione delle perdite solo se c’è finalità elusiva
A parte tale caso, per la C.T. Prov. di Reggio Emilia limiti rigidi rischiano di non essere compatibili col diritto comunitario
Con la sentenza n. 24/02/13 dell’11 febbraio, la Commissione tributaria provinciale di Reggio Emilia affronta e risolve, nel senso che risulta, salvo errori, innovativo e originale, il problema della compatibilità con il diritto comunitario della disciplina italiana che limita il riporto delle perdite nelle fusioni.
Nella fattispecie si trattava, infatti, di un’incorporazione e le perdite erano state portate, in diminuzione dal reddito della società risultante dalla fusione, ben oltre il limite del valore del patrimonio netto. L’Agenzia, rilevata la violazione del limite di cui al primo periodo del comma 7 dell’art. 172 del TUIR, recuperava a tassazione il relativo ammontare.
La Commissione ritiene che la ripresa a tassazione sia ingiustificata.
Essa è avvenuta, in effetti, ...
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