I costi in nero evitano il superamento delle soglie di punibilità
Il giudice di merito deve procedere ad una disamina analitica dei documenti dai quali i costi sono fatti derivare per verificarne certezza e precisione
In materia di dichiarazione infedele, al fine di contestare il superamento delle soglie di punibilità accertato in via induttiva, l’imputato può dedurre in giudizio costi sostenuti in nero a condizione che emergano da elementi certi e precisi. Rispetto alla verifica di tali requisiti, il giudice deve esaminare attentamente i documenti di supporto, non potendosi far coincidere la loro mancanza con l’irregolarità, anche macroscopica, della tenuta della contabilità.
Sono queste le interessanti indicazioni fornite dalla sentenza n. 37131 della Corte di Cassazione di ieri.
L’amministratore unico di una società, veniva condannato, sia in primo grado che in appello, tra l’altro, per la fattispecie di dichiarazione infedele. Dall’attività di accertamento condotta nei confronti ...
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