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FISCO

Il redditometro, in sé, non basta a fornire la prova contro il contribuente

Confermato l’orientamento dei giudici di legittimità, in base al quale tale strumento è un esempio di accertamento standardizzato

/ Alberto MARCHESELLI

Mercoledì, 25 settembre 2013

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La sentenza 146/1/13 della C.T. Prov. di Bari costituisce un esempio di applicazione coerente con i principi e la giurisprudenza più attuale della Corte di Cassazione in materia di redditometro.

Il fatto era semplice: il contribuente, pensionato e coniugato con una pensionata, risultava in possesso (nel 2008) di un’autovettura di 20 cavalli fiscali immatricolata nel 2003 e di una seconda casa di 40 mq. Per questo motivo non era congruo rispetto ai dati del redditometro. Invitato a fornire chiarimenti in contraddittorio, egli allegava che la moglie contribuiva con la sua pensione alle spese e che disponeva di titoli di credito, depositati in banca e tassati con ritenuta alla fonte, per un importo più che congruo al reddito accertato.

L’Ufficio emetteva comunque l’accertamento ...

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