Il diritto tributario non può ledere il diritto di tacere
La Corte Costituzionale portoghese «segue» quella di Strasburgo nei casi in cui la collaborazione richiesta al contribuente potrebbe esporlo a sanzioni
Con una interessante decisione, la n. 340 del 17 giugno 2013, la Corte Costituzionale portoghese si pronuncia su una questione suscettibile di notevoli ricadute anche nel diritto tributario italiano: si tratta del problema del possibile riconoscimento al contribuente del diritto di “rifiutarsi di collaborare con il Fisco”, quando da ciò possa consentire il rischio di autoincriminarsi.
La questione è molto delicata, perché il diritto tributario moderno è ormai essenzialmente costituito da obblighi del contribuente (di dichiarazione, di esibizione di documenti, contabilità, risposta a questionari, fornire chiarimenti ecc.), cui conseguono conseguenze sfavorevoli per il medesimo (che vanno da vere e proprie sanzioni, a decadenze, all’assoggettamento a forme di accertamento più ...
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