Modus operandi discutibile per le indagini sui conti intestati a terzi
In alcuni casi vengono chieste giustificazioni «a tappeto» sui conti bancari dei contribuenti, senza vagliare la natura del conto
In alcune lettere pervenute alla redazione di Eutekne.info (si vedano “Le indagini finanziarie superficiali possono portare a effetti devastanti” e “Lo Stato di «polizia tributaria» è ormai una consuetudine”), è emersa una prassi discutibile, a quanto pare, presente in diverse zone d’Italia.
Il tutto nasce dalla Corte di Cassazione, secondo la quale, le indagini finanziarie e le relative presunzioni possono essere estese anche in riferimento a conti correnti i cui titolari appaiono fortemente legati al soggetto accertato (si veda “Accertamento bancario «allargato» nelle società di capitali ristrette” del 21 luglio 2012).
Così, ipotizzando che sussista una prova persuasiva in ordine all’intestazione fittizia del conto, se Tizio utilizza il conto ...
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